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27 febbraio - Giornata Mondiale Orso Polare: Brutto clima per la specie artica!

Anche l'orso polare è in pericolo

La riduzione dell’habitat di questo magnifico mammifero è uno dei tanti segnali che il Pianeta sta lanciando sul cambiamento climatico e che colpisce una specie simbolo messa a dura prova.

Gli scienziati hanno diviso la popolazione totale di orsi polari in 19 unità o sottopopolazioni: secondo le stime gli orsi sono complessivamente tra i 22.000 e i 31.000 esemplari (molte aree non sono state ancora esplorate) ma gli ultimi dati forniti dal gruppo degli specialisti dell'orso polare dell’IUCN mostrano che tre sottopopolazioni sono in declino e che esiste un alto rischio stimato di futuro declino vista la velocità di riduzione del ghiaccio marino. Per il WWF la sopravvivenza e la protezione dell'habitat dell'orso polare è un problema della massima urgenza: oltre alla ricerca sul campo, la lotta alle ulteriori minacce che incombono sull'Artico, tra cui le esplorazioni petrolifere e di gas, il WWF sta mettendo in campo altri interventi per salvare la specie.

Se ci trovassimo noi nelle sue condizioni riusciremmo a cavarcela?

Il team Artico del WWF Russia, ad esempio, ha formato vere e proprie squadre che e collaborano con le popolazioni locali contribuendo alla loro formazione e consapevolezza per dissuadere con metodi non cruenti gli orsi polari che si avvicinano troppo ai centri abitati. Il ritiro dei ghiacci, habitat delle loro prede, obbliga, infatti, questi animali a percorrere sempre maggiori tratti sulla terraferma e la difficoltà di trovare sufficiente cibo li spinge ad avvicinarsi pericolosamente ai centri abitati. La riduzione dei potenziali conflitti tra orsi e umani è un'altra delle sfide del WWF per la salvezza della specie. L’INIZIATIVA. Nei prossimi giorni verrà anche lanciata uno speciale video-clip d’autore prodotta per il WWF dalla EDI Effetti digitali italiani, agenzia specializzata in effetti speciali. I produttori ne hanno diffuso oggi un ‘assaggio’ sui social media con suggestive immagini dell'Artico e la domanda “Vi immaginate un mondo senza orsi polari?” https://www.youtube.com/watch?v=TQ8lSHrvdBQ&autoplay=1

Sotto attacco dell'uomo anche tutte le aree ghiacciate polari impenetrabili fino a pochi decenni fa

SCHEDA. Gli orsi polari sono indicati tra i Mammiferi come una specie marina (Ursus maritimus) perché trascorrono la maggior parte della loro vita sul ghiaccio marino dell'Oceano Artico. Hanno uno spesso strato di grasso corporeo e un rivestimento idrorepellente che li isola dall'aria fredda e dall'acqua. Considerati nuotatori di talento, possono sostenere un ritmo di sei miglia all'ora muovendosi con le loro zampe anteriori e tenendo le zampe posteriori piatte come un timone. Trascorrono oltre il 50% del loro tempo a caccia di cibo: un orso polare, infatti, riesce a catturare solo il 10-20% delle foche che attacca. La loro dieta è costituita principalmente di foche dagli anelli e foche barbute, animali che hanno grandi quantità di grasso, necessario per la sopravvivenza degli orsi polari.

IL GRAFICO