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Elezioni: il WWF lancia il patto per l’ecologia

Il WWF propone un patto per l'ecologia

Il WWF chiede a tutti i leader politici di sottoscrivere un impegno che parta dalla riforma strutturale e sostanziale del ministero dell'Ambiente che deve diventare il Ministero dell'Ecologia e della Sostenibilità.

Dopo la Campagna elettorale per la Natura che è stata visualizzata sul web da oltre 3 milioni di italiani, a pochissimi giorni dalle elezioni del 4 marzo il WWF lancia il “Patto per l’ecologia” rivolto ai i leader delle forze politiche. “Nelle battute finali di questa campagna elettore chiediamo ai leader politici un impegno concreto per l’ambiente che parte dall'avvio, nei primi 100 giorni di governo dalla riforma del ministero dell’Ambiente che deve evolvere nel ministero dell'Ecologia e della Sostenibilità”, dichiara la presidente del WWF Italia Donatella Bianchi che aggiunge: “Quello che chiediamo non è solo un cambio di nome ma una riforma concreta e sostanziale del Ministero che deve essere messo nelle condizioni di affrontare le enormi sfide che il nostro Paese ha dinanzi nel campo ambientale, dai cambiamenti climatici alla sostenibilità, dalla conversione ecologica alla tutela della biodiversità, dal dissesto idrogeologico alle aree protette: ambiti che hanno bisogno di risorse, di più personale specializzato e di una forte centralità nell'azione di governo”.

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“Non è casuale che il nostro patto arrivi negli ultimi giorni della campagna elettorale: in questo modo vogliamo offrire ai leader politici l’opportunità di restituire centralità alle politiche ambientali anche nelle scelte economiche e di sviluppo considerato che fino ad oggi sono state solo marginalmente protagoniste della campagna elettorale - conclude Donatella Bianchi -. Siamo convinti che un nuovo Ministero per la transizione ecologica, forte e con risorse adeguate sia il punto di partenza indispensabile per la prossima legislatura”.

Questo il testo integrale del “Patto per l’ecologia” che è possibile consultare e sottoscrivere qui

 

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UN PATTO PER L’ECOLOGIA
Il WWF chiede ai leader politici un impegno per l’ambiente nei primi 100 giorni che parta dalla riforma del Ministero dell'Ambiente. La conversione ecologica del Paese non può che passare attraverso una sostanziale riforma delle funzioni e del ruolo del Ministero dell'Ambiente, strumento cruciale del processo di transizione ecologica ed economica del Paese. Perché l'Italia possa affrontare le nuove, ineludibili sfide che l'attendono serve un Ministero adeguato, forte e portatore di un vero mandato di governo sulla scena nazionale e internazionale: dalle politiche climatiche a quelle energetiche, dalla lotta all'inquinamento al contrasto dei reati ambientali, dalla salute all'innovazione, dalla nuova occupazione alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale, dalla gestione dei Parchi nazionali alle Aree marine protette fino alla messa in sicurezza del territorio. Perché tali sfide possano essere vinte occorre un Ministero autorevole moderno e al passo con i tempi, in grado di guidare la transizione verso uno sviluppo sostenibile dell'economia del Paese e che sia punto di riferimento istituzionale del mondo delle imprese e della società civile. Un Ministero a cui siano assegnate risorse adeguate e personale sempre più specializzato, superando la storica debolezza strutturale ed economico finanziaria in cui è stato sinora tenuto e che sia capace di sostenere questi valori e rappresentarli adeguatamente su scala globale ed europea per assicurare il benessere dei cittadini e un futuro al nostro Capitale naturale. Per questo il WWF chiede ai leader politici di sottoscrivere un “Patto per l’ecologia”, a favore dell'ambiente che parta dall'impegno nei primi 100 giorni di Governo ad avviare una riflessione approfondita, come già accaduto in Francia, su cosa sia oggi in Italia il Ministero dell'Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare trasformandolo in: Ministero dell’Ecologia e della Sostenibilità. Un ministero dell'Ecologia e della Sostenibilità che guidi quel processo di transizione che ci viene indicato dal mondo scientifico, dalle Nazioni Unite e dall'Unione Europea. Un Ministero che rafforzi non solo le proprie competenze in campo ambientale ma determini anche le strategie per la sostenibilità dello sviluppo. Un Ministero che sia in grado di agire con autorevolezza e concretezza sulle politiche internazionali europee e mondiali indirizzando e agevolando l'utilizzo delle risorse a disposizione per accelerare l'urgente quanto necessaria conversione ecologica italiana.

Speriamo che la politica si renda conto dell'urgenza della tutela del nostro patrimonio naturale