Abbiamo voluto la bicicletta? … ora fateci pedalare
di Renato Moro - delegato ciclabilità del WWF Lazio. Esiste per gli attuali amministratori della Capitale una straordinaria opportunità in tema di mobilità sostenibile: lavorare sulle strutture perché la bicicletta si trasformi da mezzo occasionale con problemi di sicurezza in un mezzo di locomozione abituale e quotidiano. Intanto con il WWF a Roma si andrà in bicicletta per partecipare ad Earth Hour 2018.
E’ da troppo tempo che a Roma non vengono concertate azioni in favore di un reale cambiamento della mobilità verso modalità di spostamento più sostenibili, meno inquinanti e più rivolte alla salute e al benessere delle persone. Anzi a dire la verità, a parte la realizzazione di qualche tratto di pista ciclabile, spesso poco utile e reso inutilizzabile in breve tempo dall’incuria, a Roma una vera politica di azioni concertate verso un miglioramento reale della mobilità non è mai stata fatta. Il degrado, ambientale ed estetico, provocato da una quantità di automobili in continuo aumento rende impossibile non solo l’accessibilità ai luoghi ma anche l’opportunità di godere del paesaggio urbano.
Dobbiamo comprendere con chiarezza che non esistono città adatte o non adatte alla mobilità ciclabile. La possibilità di poter cambiare, anche nel nostro paese, riguarda piuttosto una scelta più netta, quella iniziare ad attuare tutte quelle soluzioni che in tante altre città europee consentono a moltissimi cittadini di muoversi anche con la bicicletta oltre che con le moto, le auto o i mezzi pubblici. Non è più possibile restare in attesa delle indecisioni dei poteri pubblici e delle elucubrazioni di una burocrazia sempre più lenta e inefficace la cui risposta più frequente è che cambiare è difficile. La posta in gioco è troppo alta: è adesso non più rinviabile il momento di impegnarsi a migliorare la qualità della vita dei cittadini grazie ad uno spazio pubblico più orientato alle persone.
Le ricadute positive dovute alla mobilità sostenibile sono troppo importanti per essere ulteriormente disattese. Il lavoro e i progetti di numerose associazioni, insieme al grido di sconforto di tanti cittadini desiderosi di migliorare la qualità della loro vita grazie ad uno spazio urbano diverso e ad un’aria più pulita è rimasto in molte zone del nostro paese ancora inattuato, inascoltato, molto spesso addirittura ignorato. Partecipare ad Earth Hour 2018 vuol dire essere uniti nell’affermare che non si può più aspettare per impegnarsi a rendere più vivibile la nostra città, per noi, per i nostri bambini, per tutti. Una città più sicura, più salubre, più piacevole e più bella è il nostro comune obiettivo.