Agricoltura – Dopo la denuncia del WWF si muove il Piano di Azione Nazionale sui pesticidi
A seguito della denuncia del WWF sull’ insabbiamento del nuovo Piano di Azione Nazionale sui pesticidi da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo (MIPAAFT) si apprende che il nuovo testo potrebbe essere reso pubblico entro questa settimana. Bene, che si avvii subito la consultazione pubblica.
Il WWF è intervenuto alla Conferenza Stampa alla Camera dei Deputati con il Responsabile Agricoltura, Franco Ferroni, per chiedere che il nuovo Piano di Azione Nazionale sui Pesticidi garantisca maggiori tutele per la salute di consumatori e agricoltori, salvaguardi la natura e promuova l’agricoltura biologica. Dopo la denuncia del WWF sull’insabbiamento del nuovo PAN Pesticidi da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo (MIPAAFT), che lo tiene “segregato” dal 17 aprile scorso, il nuovo testo potrebbe essere reso pubblico entro questa settimana, avviando così la prevista consultazione pubblica.
“È necessario aprire quanto prima la consultazione pubblica sul nuovo Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei fitofarmaci, con tempi adeguati per la presentazione delle osservazioni da parte di tutti i soggetti interessati, considerando anche il periodo estivo che non faciliterà la partecipazione delle Associazioni e dei comitati di cittadini”, ha detto Franco Ferroni Responsabile agricoltura del WWF Italia nel suo intervento. “Il nuovo PAN pesticidi dovrà contenere regole cogenti per una adeguata tutela della salute e salvaguardia di specie ed habitat, in particolare nelle aree naturali protette, prevedendo anche sanzioni per chi non le rispetta”. Per il WWF Italia e le Associazioni (Lipu, Legambiente e ISDE) che partecipano alla Campagna Cambia la Terra, promossa da Federbio, sono necessarie modifiche sostanziali al vecchio Piano di Azione Nazionale (PAN) sui pesticidi, scaduto lo scorso 12 febbraio.
In particolare il nuovo PAN Pesticidi dovrebbe indicare con priorità i seguenti obiettivi:
- Ridurre i rischi per i residenti nelle aree rurali e gli agricoltori fissando distanze minime di sicurezza dalle abitazioni e dalle coltivazioni biologiche per difenderle dal rischio di una possibile contaminazione accidentale.
- Nei siti Natura 2000 e nelle altre aree naturali protette deve essere vietato l’utilizzo di pesticidi pericolosi per gli habitat e le specie selvatiche, con misure di conservazione della biodiversità regolamentari vincolanti.
- Adottare tecniche biologiche per la manutenzione delle aree non agricole (rete viaria, ferroviaria) con particolare attenzione al verde pubblico e agli spazi utilizzati dalla popolazione residente nelle città.
- Prevedere il divieto totale del glifosate in Italia entro il 2022, escludendo qualsiasi ipotesi di rinnovo dell’autorizzazione concessa per cinque anni dall’Unione Europea il 27 novembre 2017.
- Definire criteri più rigorosi per la concessione delle deroghe per l’utilizzo di pesticidi di norma vietati a causa della loro pericolosità per la salute umana e per gli ecosistemi.
- Rafforzare i sistemi di monitoraggio e controllo del rispetto delle regole sul corretto utilizzo e sulla presenza di pesticidi nelle acque superficiali e sotterranee, nel suolo e nel cibo. Serve per questo un programma di vigilanza da parte dei Carabinieri Forestali per garantire la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente.
Il nuovo PAN Pesticidi dovrà inoltre indicare con chiarezza l’obiettivo del 40% della Superficie Agricola Utilizzata nazionale (SAU) condotta con il metodo biologico entro il 2030, utilizzando meglio le risorse della PAC attuale e post 2020.