Mare-nuvole

La riserva Selous in Tanzania oggi è piu' protetta

Elefanti della Riserva

La riserva Selous in Tanzania oggi è più protetta. Ma resta la minaccia per la costruzione della temuta diga Gola Stiegler.

La vita di oltre un milione di persone e la straordinaria fauna della riserva naturale di Selous in Tanzania sono oggi più protetti dalle minacce incombenti. La buona notizia, che rappresenta anche una vittoria della campagna WWF per i siti UNESCO, patrimonio dell’Umanità, è stata data nel corso della quarantunesima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale in svolgimento a Cracovia. Il Comitato ha lodato il governo della Tanzania per gli sforzi di conservazione e ha accolto con favore l’impegno del governo di aumentare la popolazione degli elefanti all'interno dell'area protetta. Ma per quanto lo sforzo della Tanzania per proteggere gli elefanti sia assolutamente da lodare, non possiamo non essere preoccupati per la minaccia di sfruttamenti industriali sostenuti dal governo che incombe sul parco. È per questo che la Commissione ha chiesto alla Tanzania di elaborare una valutazione di impatto ambientale nei confronti della temutissima costruzione della diga Gola Stiegler, chiedendo al contempo di considerare tutte le opzioni a disposizione per la produzione di energia elettrica. La Riserva di Selous è una delle ultime grandi aree selvagge africane: ospita popolazioni di elefanti, leoni, ippopotami, licaoni e decine di altri animali a rischio estinzione. Nonostante costituisca una grandissima e concreta opportunità di sviluppo sostenibile  collegato all’ecoturismo, quest’area potrebbe un domani perdere i suoi valori straordinari di biodiversità a causa dei tanti interessi industriali che convergono sui suoi territori ancora selvaggi. Nel 2014 l’UNESCO ha inserito Selous nella lista dei siti Patrimonio Mondiale in Pericolo a causa della gravità del bracconaggio ai danni degli elefanti. Il WWF chiede ora un maggiore sforzo nella lotta contro tutti i crimini di natura, una valutazione degli impatti che le attività industriali proposte potrebbero avere sulla riserva, maggiori investimenti in infrastrutture turistiche sostenibili e un coinvolgimento delle comunità locali nei vantaggi economici