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le farfalle di Roma, presenze meravigliose e abituali

Farfalle in città, magnifiche presenze

Sono quattro i principali stadi di un ciclo vitale di una farfalla: uovo, bruco, pupa (o crisalide) e adulto. Le farfalle vivono in media un mese, ma alcune specie muoiono solo dopo poche ore, mentre altre arrivano anche ad un anno di vita. Rarissime le specie che vanno oltre questo periodo di vita, ma per fortuna esistono!!!

Il Macaone (Papilio machaon) è un lepidottero appartenente alla famiglia Papilionidae. Con i suoi quasi 8 centimetri di apertura alare massima, non è difficile incontrarla e notarla soprattutto nelle campagne o in collina dall'inizio della primavera (periodo in cui le crisalidi sfarfallano), fino ad autunno inoltrato. I bruchi si nutrono di Apiaceae, come ad esempio il finocchio e la carota, ma a volte anche di prezzemolo o ruta. Se disturbati, estroflettono da dietro la testa un paio di ghiandole a forma di corno (osmeterium), che emettono un odore repellente provocato dall' acido butirrico che tiene lontani i predatori. Elegante ed agile nel volo, il maschio è anche difensore del proprio territorio; se vi capitasse di vederne due che volteggiano vicini in audaci acrobazie, probabilmente uno sta cercando di cacciare l'altro. Anche il Macaone presenta il tipico comportamento da butterfly hilltopping, ovvero cerca di volare sopra il punto più alto del terreno in cui si trova (dominio).

Un esemplare di Macaone (Papilio machaon)

La sfinge del galio o sfinge colibrì (Macroglossum stellatarum) è un lepidottero appartenente alla famiglia Sphingidae. Quando attiva, passa con estrema rapidità da un fiore all'altro senza mai posarsi: resta in volo librato su di essi per pochi secondi battendo velocemente le ali ad una frequenza di circa 200 volte al secondo e protendendo la lunga spirotromba verso i fiori per suggere il nettare, analogamente ai colibrì. Ha abitudini diurne e crepuscolari. Vola nei mesi caldi dell'anno e si posa solo per riposare dopo il crepuscolo, ben nascosta dalla vegetazione, coprendo con le ali anteriori le posteriori e lasciando scoperto l'addome. E' facilmente osservabile in giardini, parchi, prati, cespugli e macchie ai margini dei boschi, dove crescono le piante su cui si alimentano (caprifogli, valeriana rossa e molte altre). Le larve solitamente pascolano su galio o robbia, ma sono state documentate anche su valeriane, stellarie ed epilobii. Gli adulti sono particolarmente attratti da fiori nettarini dal calice lungo e sottile, a cui attingono con la proboscide evitando così la competizione con altri insetti. Esempi di tali piante comprendono Centranthus, Jasminum, Buddleia, Nicotiana, Primula, Viola, Syringa, Verbena, Echium, Phlox, Stachys.

Esemplare di sfinge del galio o sfinge colibrì (Macroglossum stellatarum)

L' Atalanta (Vanessa atalanta), nota anche come Vulcano, è un lepidottero appartenente alla famiglia Ninfalidi, diffuso nelle zone temperate di Europa, Asia e Nord America. Questa grande farfalla si riconosce dal vivace disegno color marrone scuro, bianco e rosso delle sue ali, che raggiungono l'apertura media di 45–50 mm. Il bruco si nutre di foglie di ortica, mentre gli esemplari adulti prediligono le infiorescenze di piante come la Buddleja e la frutta in avanzata fase di maturazione.

Esemplare di Atalanta (Vanessa atalanta)

Pieride del navone (Pieris napi) - Lepidottero appartenente alla famiglia Pieridae. Questa farfalla, di colorazione generalmente biancastra, presenta striature verdi o squame grigiastre in corrispondenza delle venature della parte inferiore dell'ala posteriore. Le ali presentano macchie scure su ambo i lati, più accentuate nelle femmine (dimorfismo sessuale). La si rinviene in boscaglia rada, zone incolte, o in corrispondenza di giardini, siepi, argini fluviali e praterie umide, dal livello del mare fino a 2500 m di quota in Europa centrale, e fino a 2600 m in Italia.

Esemplare di Pieride del navone (Pieris napi)

Sitochroa palealis - Lepidottero appartenente alla famiglia Crambidae. Lo si può osservare volare da giugno a luglio a seconda delle zone climatiche. Le sue larve si nutrono di Daucus carota, Peucedanum oreoselinum e di specie appartenenti ai generi Heracleum, Foeniculum e Silaum.

Esemplare di Sitochroa palealis