coccinelle e lucciole, è il loro momento!
La coccinella comune (Coccinella septempunctata) è un insetto della famiglia delle Coccinellidae. E’ un coleottero dalle abitudini diurne e compare con l'arrivo dei primi caldi, tra aprile e maggio di solito.
Tanto elegante la sua “livrea” quanto puzzolente il fluido prodotto dalle zampe per tenere i predatori alla larga: un po’ dottor Jekyll e mr. Hyde. I mezzi di difesa strenua sono anche altri: alle brutte può decidere di fuggire in volo oppure ritrarre del tutto le zampe al di sotto del corpo così da risultare molto difficile da scartare. Ma la tempo stesso è anche lei temibile predatore tanto che chi pratica (e ringraziamoli sempre) una vera agricoltura biologica chiede alla coccinella di aiutarlo a combattere e vincere le infestazioni da afidi dei quali tutte le coccinelle sono molto ghiotte, non solo da adulte ma anche nello stato larvale. La coccinella sarà larva solo per 3 settimane, poi trasformazione in pupa (1 settimana) e quindi via, felice, verso la maturità sessuale … anche se purtroppo ogni esemplare difficilmente riesce ad arrivare a due mesi di vita. Peccato! Si può trovare l’elegante coccinella comune nei giardini e nei boschi aperti (tuteliamo sempre i nostri boschi!) con una sola condizione: che vi sia abbondanza di afidi, gli insetti indispensabili per la sua dieta.
Ammiriamo invece la Lucciola (Lampyris nocticula) muoversi scintillando nelle notti tra maggio e luglio di ogni anno; ma in concreto avete mai visto come è fatta davvero è come fa a lanciare i suoi intermittenti segnali di luce? La Lampyris noctiluca Linnaeus, 1767, è un coleottero appartenente alla famiglia Lampyridae. Assieme ad altre specie di questa famiglia è chiamata lucciola, ma il termine deve essere riferito più propriamente alle specie del genere Luciola. Lampyris noctiluca presenta un vistoso dimorfismo sessuale. Il maschio è alato, con il corpo e le appendici giallastre, il pronoto (primo segmento parte dorsale del torace) è giallastro e dotato di una grande macchia scura e le elitre (ali anteriori) bruno opaco, talvolta giallastre lungo i bordi e la sutura. La femmina ha invece aspetto larviforme e priva di ali. Può arrivare a 25 mm di lunghezza. Il pronoto è simile a quello del maschio, mentre i segmenti addominali sono bruni scuri e orlati di rosa. La femmina può emettere luce per ore, il maschio solo per brevi istanti.
A differenza delle più comuni lucciole, le Lampyris noctiluca compaiono spesso in individui isolati. I maschi volano alla loro ricerca emettendo lampi di luce. Le femmine, molto più rare e difficili da vedere, strisciano al suolo facendosi notare per la loro luminosità. Tra le 10 e la mezzanotte, soprattutto nei mesi di giugno e luglio, le femmine larviformi si spostano in una zona in cui possono essere viste e raggiunte da un maschio, e attivano la luminescenza dei tre segmenti terminali, sollevandoli per metterli bene in vista. La luce emessa è di un bel verde brillante e rimane accesa per due ore circa, se non arriva un maschio; dopodiché la femmina si ritira nel suo nascondiglio, e riemergerà la notte successiva. Questo rito si può ripetere per 10 notti consecutive. Le sostanze chimiche coinvolte nella produzione di luce sono la luciferina e la luciferasi, la cui composizione esatta è condizionata geneticamente, producendo sottili variazioni da individuo a individuo. In questa trasformazione chimica, quasi tutta l'energia viene trasformata in luce, e solo il 2% viene disperso in calore. Il maschio può percepire questa luce da 15 metri di distanza. Le larve vivono per due o tre anni, cibandosi prevalentemente di chiocciole e limacce. La preda viene attaccata a morsi, iniettandole un fluido digestivo marrone tossico. Il fluido agisce lentamente, paralizzando la vittima e trasformando parte di essa in una pappina marrone, che la larva risucchia. In alcuni casi la vittima riesce a trascinarsi via e a sopravvivere al pasto. La larva attacca lumache che sono spesso 200 volte il proprio peso, e si attiva nelle stesse ore di maggior attività delle prede, ossia di notte e in condizioni climatiche umide. La larva muta quattro o cinque volte nel corso della propria esistenza. Durante l'inverno si nascondono in posti riparati, al buio e vanno in ibernazione, per poi risvegliarsi in primavera.